Il Pollo tandoori è un classico immortale, parte integrante della cucina indiana, l’apice del barbecue indiani. dopo tutte le ricette, ormai siete pronti per un barbecue esotico come il tandoori.
perché in realtà per preparare il pollo tandoori perfetto, serve molta pazienza, visto che è la cottura, la parte più impegnativa, lenta e delicata.se non volete faticare con il barbecue potete anche usare il forno per preparare il tandoori, ma il piccolo sforzo in più che comporta il barbecue ripaga ampiamente con risultati esaltanti. per la marinatura, di seguito, troverete elencati tutti gli ingredienti, ma non rappresenta di certo un problema. per la cottura potete scegliere sia la cottura indiretta che la diretta, dipende anche da quanto sono grandi i pezzi di pollo.
una volta che avrete preso dimestichezza con il tandoori, la cucina indiana sarà molto più facile! ecco la ricetta originale per un pollo tandoori perfetto. praticate qualche incisioni in ogni pezzo di pollo, mettetelo in una ciotola e massaggiatelo con succo di limone e sale. copritelo e lasciate marinare per almeno 30 minuti in frigorifero. mentre aspettate prendete lo yogurt e mettetelo in una ciotola, aggiungete la farina e la panna. mescolate con una forchetta, finché il composto non è ben amalgamato.
aggiungete tutti gli ingredienti della marinatura e mescolate. quando è pronta versatela sul pollo e strofinate affinché ogni parte sia coperta e ben insaporita. preparate la griglia per una cottura indiretta a fuoco alto. pulitela e ungetela, mettete i pezzi di pollo a sgocciolare e quando la griglia è pronta cuocete il pollo. cuocete per 4 minuti, poi girate i pezzi di pollo.
spennellate il pollo con la rimanente marinatura e cuocete per altri due minuti. con il burro sciolto spennellate ancora e cuocete per altri 7 minuti. o finché non si bruciacchia un po’. la bruciatura è tipica di questa preparazione, ma meglio evitare, visto che è poco salutare. girate e cuocete per altri 7 minuti. attenzione ai tempi di cottura che dipendono dallo spessore della carne! ecco fatto, ora potete servire il vostro pollo tandoori accompagnato da riso bianco, lenticchie al curry oppure potete usarlo per fare dei golosi e pratici spiedini. quale vino abbinare al pollo tandoori?
il piatto è mediamente piccante, speziato, succulento. scegliamo un vino fruttato, fresco, rotondo, con tannini soffici: il montepulciano cerasuolo della cantina praesidium è il vino perfetto. ma non dimentichiamoci di un vino fresco e duttile come la lacrima di morro. quale cocktail abbinare al pollo tandoori? abbiniamo il margarita. grazie al suo rinfrescante mix di lime e tequila, il margarita è il cocktail ideale per spegnere ogni incendio sul nascere e preparare al prossimo boccone. se riesce a domare il piccante messicano, quello indiano è un gioco da ragazzi.
Il pollo tandoori ha una storia molto affascinante, si dice infatti che fosse stato inventato da un ristoratore di Peshawar, Kundan Lal Gujral, prima della colonizzazione inglese dell’India, e che quando poi la città passò al Pakistan, l’inventore del pollo tandoori si trasferì a Delhi, e da lì la sua ricetta prese il volo in tutta l’india, e di conseguenza in tutti i ristoranti indiani del mondo.
Si dice che uno dei più ferventi promotori di questo piatto fosse stato il primo ministro indiano, Nehru che si era innamorato di questa ricetta e la faceva preparare ai capi di stato che venivano in visita, così lo mangiarono Kennedy, Nixon e Khrushchev, tra gli altri.
Link Utili:
La cucina indiana (भारतीय खाना) è l’espressione dell’arte culinaria sviluppata in India. Questa è nota soprattutto per il grande uso che fa di spezie, latte e latticini. Si differenzia in numerose varietà regionali, comunque riferibili a due grandi gruppi: la cucina dell’India del nord, che fa uso di carni ed è meno speziata, e quella del sud, vegetariana e più speziata.
La cucina, soprattutto nei ristoranti, viene anche classificata in cucina non vegetariana (indicata da cartelli con la scritta “non veg”), latto-ovo-vegetariana (“veg”, senza carni), e latto-vegetariana, detta quasi vegana (“pure veg”, che non fa uso di uova). Praticamente inesistente la cucina vegana propriamente detta, cioè senza neanche latte e latticini. (Wikipedia)
Condimenti
I condimenti principali sono il raita e la chatni.
Il raita (hindi रायता, rṭytṭ) è un’insalata fatta con yogurt e verdure tritate che fa da contorno ai piatti piccanti. Alcuni esempi di raita sono:
- raita di ananas: cubetti di ananas ricoperti di yogurt sbattuto con l’aggiunta di sale, semi di cumino tostati, zenzero grattato e peperoncino.
- raita di ceci: ceci cotti in casseruola con ghee, garam masala e aglio schiacciato, e ricoperti di yogurt salato e pepato.
- raita di cetriolo: frullato di cetrioli a fette, cipolle tritate, salsa di menta, sale, yogurt e acqua.
- raita di melanzana: pezzetti di melanzana lessata e schiacciata ricoperti di yogurt sbattutto a cui sono stati aggiunti sale e un trito di cipolla e peperoncini verdi.
- raita di menta: yogurt sbattuto con salsa di menta, cipolla tritata
- raita di menta e cetriolo: dadini di cetriolo ricoperti di yogurt sbattuto al quale è stato aggiunto sale, pepe e un trito di foglie di menta, foglie di coriandolo, zenzero grattugiato e peperoncini verdi.
La chutney o chatni (hindi चटनी, caṭnī, sostantivo femminile affine al verbo चाटना, cāṭnā, “leccare) è una salsa vegetale piccante e abbastanza densa, a base di frutta, spezie e ortaggi. Le chutney servono come condimento per i piatti principali, che siano a base di carne o di riso, e per le verdure: in alcuni casi durante la preparazione si tostano per alcuni minuti le spezie in modo da far loro aromatizzare gli altri ingredienti; l’aggiunta di zucchero e aceto conferisce in genere alle chutney un sapore agrodolce, ma la prevalenza degli uni o degli altri elementi fa sì che esistano chutney salate e chutney dolci. (Wikipedia)