Di sicuro la cucina orientale è una delle più affascinanti e variegate al mondo, visto che si contraddistingue per essere ricca di sapori autentici, ma anche di tradizioni millenarie dal punto di vista culinario. Chiaramente ogni paese asiatica da questo punto di vista un po’ di differenze, visto che ci sono delle peculiarità distintive. Però è anche vero che ci sono alcune cose in comune che rendono questa cucina in generale apprezzata in tutto il mondo: ed ecco perché in questo articolo vogliamo esplorare le caratteristiche generali, soffermandosi in modo specifico sulla cucina indiana, la quale è una delle più amate dell’intero continente, e anche negli altri. Sempre per quanto riguarda le caratteristiche di questa cucina diciamo che si distingue per il fatto di credere nell’importanza dell’utilizzo in maniera abbondante di ingredienti freschi, ma anche di molte tecniche di cottura diverse e di spezie aromatiche. Però di sicuro una delle caratteristiche principali è l’equilibrio tra i sapori fondamentali e cioè piccante, amaro, acido salato e dolce, tenendo presente che i piatti asiatici sono caratterizzati da una combinazione armoniosa dei sapori, che rendono questo piatto come una sorta di esplosione unica. Diciamo anche che una caratteristica peculiare di questa cucina è l’importanza che viene data alla presentazione estetica di ogni piatto, nel senso che ogni chef asiatico o quasi, o comunque quelli di alto livello, sono molto abili quando si tratta di decorare e disporre gli alimenti in maniera invitante.Infatti il loro scopo è quello di creare delle vere e proprie opere d’arte dal punto di vista culinario. La cucina asiatica ha degli elementi distintivi che consentono un’esperienza completa dal punto di vista sensoriale come per esempio forme accattivanti, colori vivaci e disposizioni meticolose di ogni cibo. Cose da sapere sulla cucina indiana Prima di parlare della cucina indiana vogliamo specificare il fatto che in generale la tradizione culinaria asiatica prevede un’ampia varietà di ingredienti utilizzati, partendo dalle verdure fresche, e continuando con la carne, il pesce, frutti di mare, nonché cereali ed erbe aromatiche, perché lo scopo è quello di offrire molti ingredienti diversi, in modo da creare piatti nutrienti e sfiziosi. Teniamo presente anche che la cucina asiatica usa moltissimo alcuni elementi come tofu, soia e riso, che sono la base per quanto riguarda la sua tradizione o quantomeno di molti paesi di questo continente. Per quanto riguarda la cucina indiana possiamo dire che è famosa in tutto il mondo per la sua ricchezza e i sapori, ma anche per i suoi piatti che sono molto vari, tenendo conto che una delle sue caratteristiche distintive è l’utilizzo abbondante di spezie, che vengono combinate: ci riferiamo per esempio a curcuma, cumino e zenzero, nonché peperoncino, che servono per donare ai piatti un sapore unico e inconfondibile. Parliamo di spezie che sono utilizzate con maestria per creare molti sapori diversi che spazieranno dal piccante al dolce, oltre al fatto che in questa cucina proviamo molti piatti vegetariani, vista che essa è proprio famosa per la sua tradizione vegetariana che risale a moltissimi anni fa.
Link Utili:
La cucina indiana (भारतीय खाना) è l’espressione dell’arte culinaria sviluppata in India. Questa è nota soprattutto per il grande uso che fa di spezie, latte e latticini. Si differenzia in numerose varietà regionali, comunque riferibili a due grandi gruppi: la cucina dell’India del nord, che fa uso di carni ed è meno speziata, e quella del sud, vegetariana e più speziata.
La cucina, soprattutto nei ristoranti, viene anche classificata in cucina non vegetariana (indicata da cartelli con la scritta “non veg”), latto-ovo-vegetariana (“veg”, senza carni), e latto-vegetariana, detta quasi vegana (“pure veg”, che non fa uso di uova). Praticamente inesistente la cucina vegana propriamente detta, cioè senza neanche latte e latticini. (Wikipedia)
Condimenti
I condimenti principali sono il raita e la chatni.
Il raita (hindi रायता, rṭytṭ) è un’insalata fatta con yogurt e verdure tritate che fa da contorno ai piatti piccanti. Alcuni esempi di raita sono:
- raita di ananas: cubetti di ananas ricoperti di yogurt sbattuto con l’aggiunta di sale, semi di cumino tostati, zenzero grattato e peperoncino.
- raita di ceci: ceci cotti in casseruola con ghee, garam masala e aglio schiacciato, e ricoperti di yogurt salato e pepato.
- raita di cetriolo: frullato di cetrioli a fette, cipolle tritate, salsa di menta, sale, yogurt e acqua.
- raita di melanzana: pezzetti di melanzana lessata e schiacciata ricoperti di yogurt sbattutto a cui sono stati aggiunti sale e un trito di cipolla e peperoncini verdi.
- raita di menta: yogurt sbattuto con salsa di menta, cipolla tritata
- raita di menta e cetriolo: dadini di cetriolo ricoperti di yogurt sbattuto al quale è stato aggiunto sale, pepe e un trito di foglie di menta, foglie di coriandolo, zenzero grattugiato e peperoncini verdi.
La chutney o chatni (hindi चटनी, caṭnī, sostantivo femminile affine al verbo चाटना, cāṭnā, “leccare) è una salsa vegetale piccante e abbastanza densa, a base di frutta, spezie e ortaggi. Le chutney servono come condimento per i piatti principali, che siano a base di carne o di riso, e per le verdure: in alcuni casi durante la preparazione si tostano per alcuni minuti le spezie in modo da far loro aromatizzare gli altri ingredienti; l’aggiunta di zucchero e aceto conferisce in genere alle chutney un sapore agrodolce, ma la prevalenza degli uni o degli altri elementi fa sì che esistano chutney salate e chutney dolci. (Wikipedia)