Il Naan è il tipico pane indiano che viene servito in accompagnamento ai piatti a base di carne e di pesce.
molto simile al pane arabo, è una sorta di piadina che viene cotta nel tradizionale forno di argilla, il tandoor, e che può essere personalizzato con spezie, erbe e qualsiasi genere di ingrediente. particolarmente adatto ad accompagnare i piatti più cremosi, gli indiani lo utilizzano quasi come una seconda forchetta proprio perché si presta benissimo a raccogliere il condimento.
la cosa migliore è consumarlo subito dopo la cottura, perché altrimenti perderà la sua morbidezza e fragranza. come preparare il naan indiano la ricetta del naan è piuttosto semplice e, nonostante la cottura avvenga per tradizione nel forno tandoor, si può anche provare a realizzarlo anche a casa cuocendolo nella padella antiaderente.
ecco come realizzare il pane indiano naan passo dopo passo. se vuoi, puoi aggiungere all’impasto spezie, erbe aromatiche o semi per dargli maggiore gusto. Procedimento sciogli il lievito in 50 ml di acqua tiepida e aggiungi il miele. versa 400 g di farina in una ciotola e, nel centro, versa il lievito sciolto nell’acqua. amalgama bene gli ingredienti, poi aggiungi lo yogurt e due cucchiaini di sale.
lavora l’impasto a mano per circa 10 minuti, su un piano infarinato, e alla fine forma una palla liscia e omogenea, che dovrà riposare per circa 1 ora. forma un filoncino e dividilo in 8 parti uguali, a cui darai la forma di diverse palline. stendi ogni pallina con il mattarello fino a ottenere dei dischi sottili.
cuoci ogni disco in una padella antiaderente: quando cominciano a formarsi le prime bolle, giralo e fallo cuocere dall’altra parte. una volta cotto, il naan può essere mangiato come accompagnamento ad altri piatti oppure farcito con carne, legumi, verdure o formaggio e gustato come piatto unico. un vero viaggio di scoperta inizia sempre a tavola.
se è vero che a colpire lo sguardo sono innanzitutto i monumenti, la vegetazione e l’architettura tipica, per poter affermare di conoscere bene il luogo visitato, bisogna provare le sue specialità culinarie. il pane è una di queste. delizia che attraversa ciascuno dei cinque continenti diventando (quasi sempre) simbolo di ogni pasto che si rispetti. in india in particolare, se ne produce una tipologia assolutamente deliziosa, il famoso pane naan.
come sceglierlo e come abbinarlo nel paese dei contrasti, di bollywood e dei tessuti colorati, il pane è un argomento da prendere sul serio. quando ci si siede a tavola infatti, si alza il sipario su un magico itinerario tra i sapori, che parte dalla scelta del pane naan e prosegue con il tipo di cottura e l’eventuale farcitura, scelta a seconda delle varietà gastronomiche proposte dalle differenti regioni.
al ristorante, quasi sempre, il menù dedica una pagina, se non due, alle tipologie di naan proposte – da quello al formaggio, a quello alle noci -, partendo da quello semplice, da abbinare a qualunque pietanza precedentemente ordinata. di solito si sposa facilmente a proposte cremose, perché può essere comodamente inzuppato.
è ottimo ad esempio, insieme al pollo al curry, ma anche con pollo tandoori, butter chicken, lenticchie al curry. ci sono regole non scritte ma ormai tassative, quando si coccola il palato con il naan.
la parola d’ordine è “resistere” e non abbuffarsi di fronte al suo profumo unico, che fa venir voglia di non fermarsi più. ciò che bisogna sapere è che i risultati migliori si ottengono consumandolo immediatamente, quando è ancora caldo, per evitare che assuma una consistenza gommosa e perda le sue peculiarità.
Link Utili:
La cucina indiana (भारतीय खाना) è l’espressione dell’arte culinaria sviluppata in India. Questa è nota soprattutto per il grande uso che fa di spezie, latte e latticini. Si differenzia in numerose varietà regionali, comunque riferibili a due grandi gruppi: la cucina dell’India del nord, che fa uso di carni ed è meno speziata, e quella del sud, vegetariana e più speziata.
La cucina, soprattutto nei ristoranti, viene anche classificata in cucina non vegetariana (indicata da cartelli con la scritta “non veg”), latto-ovo-vegetariana (“veg”, senza carni), e latto-vegetariana, detta quasi vegana (“pure veg”, che non fa uso di uova). Praticamente inesistente la cucina vegana propriamente detta, cioè senza neanche latte e latticini. (Wikipedia)
Condimenti
I condimenti principali sono il raita e la chatni.
Il raita (hindi रायता, rṭytṭ) è un’insalata fatta con yogurt e verdure tritate che fa da contorno ai piatti piccanti. Alcuni esempi di raita sono:
- raita di ananas: cubetti di ananas ricoperti di yogurt sbattuto con l’aggiunta di sale, semi di cumino tostati, zenzero grattato e peperoncino.
- raita di ceci: ceci cotti in casseruola con ghee, garam masala e aglio schiacciato, e ricoperti di yogurt salato e pepato.
- raita di cetriolo: frullato di cetrioli a fette, cipolle tritate, salsa di menta, sale, yogurt e acqua.
- raita di melanzana: pezzetti di melanzana lessata e schiacciata ricoperti di yogurt sbattutto a cui sono stati aggiunti sale e un trito di cipolla e peperoncini verdi.
- raita di menta: yogurt sbattuto con salsa di menta, cipolla tritata
- raita di menta e cetriolo: dadini di cetriolo ricoperti di yogurt sbattuto al quale è stato aggiunto sale, pepe e un trito di foglie di menta, foglie di coriandolo, zenzero grattugiato e peperoncini verdi.
La chutney o chatni (hindi चटनी, caṭnī, sostantivo femminile affine al verbo चाटना, cāṭnā, “leccare) è una salsa vegetale piccante e abbastanza densa, a base di frutta, spezie e ortaggi. Le chutney servono come condimento per i piatti principali, che siano a base di carne o di riso, e per le verdure: in alcuni casi durante la preparazione si tostano per alcuni minuti le spezie in modo da far loro aromatizzare gli altri ingredienti; l’aggiunta di zucchero e aceto conferisce in genere alle chutney un sapore agrodolce, ma la prevalenza degli uni o degli altri elementi fa sì che esistano chutney salate e chutney dolci. (Wikipedia)