La cucina vegetariana di cui fa parte il piatto indiano Gobi mater è il complesso degli alimenti e dei loro preparati, secondo modalità contemporanee o delle tradizioni locali ed etniche
che rispettano gli standard vegetariani la cucina vegetariana non va confusa con la dieta vegetariana. ogni dieta vegetariana infatti può basarsi esclusivamente su piatti vegetariani, mentre ogni tipo di alimentazione umana generalista comprende sempre un certo numero di piatti vegetariani come sottoinsieme le diete vegetariane hanno, come unico vincolo, l’esclusione della carne e dei prodotti ottenuti attraverso l’utilizzo dei tessuti degli animali (per esempio alcuni tipi di zuccheri raffinati se filtrati e sbiancati con il carbone animale, derivato delle ossa animali).
nella dieta latto-ovo-vegetariana (quella più diffusa nel mondo occidentale) è quindi consentito l’uso delle uova, del latte, dei prodotti lattieri (yogurt, panna, ricotta, burro), dei prodotti caseari (formaggi freschi e stagionati), del miele e di tutti gli altri prodotti di alveare (pappa reale, propoli, polline).
per il latto-vegetarismo, uno dei primi tipi di vegetarismo conosciuto (registrato in india), è consentito solo l’uso dei latticini. le forme più ristrette del vegetarianismo sono il veganismo e il fruttarismo, le quali escludono tutti i prodotti animali, dai latticini al miele. i cibi vegetariani possono essere classificati in molti e differenti tipi: cibi tradizionali che sono sempre stati vegetariani (cereali/grano, frutta, verdure, noci, ecc.) prodotti basati sulla soia, come il tofu e il tempeh che sono fonti proteiche comuni.
tessuto proteine vegetali (tpv), a base di farina di soia sgrassata, spesso inclusi in ricette di hamburger al posto della carne macinata. carne analoga, che mima il sapore, il tessuto, e l’aspetto della carne, e vengono spesso utilizzate nelle ricette dove tradizionalmente c’è la carne. vegani possono anche utilizzare prodotti analoghi per le uova e per i latticini.
ingredienti utilizzati nella cucina vegetariana[modifica | modifica wikitesto] gli alimenti considerati adatti ai vegetariani tipicamente sono: cereali/grani: mais, semi di canapa, mais dzucchero, frumento, riso, orzo, sorgo, miglio, avena, segale, triticale, grano saraceno, fonio, quinoa, prodotti derivati come la farina (impasto, pane, pasta, prodotti da forno); verdure (fresche o in salamoia) e funghi (anche se alcuni vegetariani indiani non mangiano i funghi), prodotti derivati, come oli grassi e oli vegetali; frutta (fresca o secca); legumi: fagioli (che includono anche i semi di soia e prodotti di soia come il tempeh, il tofu, latte di soia, e tpv), ceci, piselli, lenticchie, arachidi); noci e semi; spezie ed erbe aromatiche; altri cibi come le alghe.
cibi adatti per i diversi tipi di cucina vegetariana: latticini e derivati del latte (latte, burro, formaggio (tranne per i formaggi contengono caglio di origine animale), yogurt (esclusi quelli fatti con gelatina animale), ecc) – non consumati dai vegani e dagli ovo-vegetariani; uova – non consumate dai vegani e dai latto-vegetariani;
miele – non consumato dalla maggior parte dei vegani. cucina tradizionalmente vegetariana[modifica | modifica wikitesto] prodotti alimentari vegetariani a base di cereali. questi sono alcuni dei piatti più comuni che i vegetariani nella civiltà occidentale mangiano senza la sostituzione degli ingredienti.
i piatti includono dalla colazione ai dolci: tradizionalmente, la cucina di un bramino nella gran parte dell’india, ad eccezione di bengala occidentale, è strettamente vegetariana; cucina gujarati, dallo stato di gujarat, nella parte occidentale dell’india è prevalentemente vegetariana; molti fagioli, pasta e patate, piatti bulgur/cuscus piatti, stufati, minestre e stir fry; cereali e farina d’avena, granola.
Link Utili:
La cucina indiana (भारतीय खाना) è l’espressione dell’arte culinaria sviluppata in India. Questa è nota soprattutto per il grande uso che fa di spezie, latte e latticini. Si differenzia in numerose varietà regionali, comunque riferibili a due grandi gruppi: la cucina dell’India del nord, che fa uso di carni ed è meno speziata, e quella del sud, vegetariana e più speziata.
La cucina, soprattutto nei ristoranti, viene anche classificata in cucina non vegetariana (indicata da cartelli con la scritta “non veg”), latto-ovo-vegetariana (“veg”, senza carni), e latto-vegetariana, detta quasi vegana (“pure veg”, che non fa uso di uova). Praticamente inesistente la cucina vegana propriamente detta, cioè senza neanche latte e latticini. (Wikipedia)
Condimenti
I condimenti principali sono il raita e la chatni.
Il raita (hindi रायता, rṭytṭ) è un’insalata fatta con yogurt e verdure tritate che fa da contorno ai piatti piccanti. Alcuni esempi di raita sono:
- raita di ananas: cubetti di ananas ricoperti di yogurt sbattuto con l’aggiunta di sale, semi di cumino tostati, zenzero grattato e peperoncino.
- raita di ceci: ceci cotti in casseruola con ghee, garam masala e aglio schiacciato, e ricoperti di yogurt salato e pepato.
- raita di cetriolo: frullato di cetrioli a fette, cipolle tritate, salsa di menta, sale, yogurt e acqua.
- raita di melanzana: pezzetti di melanzana lessata e schiacciata ricoperti di yogurt sbattutto a cui sono stati aggiunti sale e un trito di cipolla e peperoncini verdi.
- raita di menta: yogurt sbattuto con salsa di menta, cipolla tritata
- raita di menta e cetriolo: dadini di cetriolo ricoperti di yogurt sbattuto al quale è stato aggiunto sale, pepe e un trito di foglie di menta, foglie di coriandolo, zenzero grattugiato e peperoncini verdi.
La chutney o chatni (hindi चटनी, caṭnī, sostantivo femminile affine al verbo चाटना, cāṭnā, “leccare) è una salsa vegetale piccante e abbastanza densa, a base di frutta, spezie e ortaggi. Le chutney servono come condimento per i piatti principali, che siano a base di carne o di riso, e per le verdure: in alcuni casi durante la preparazione si tostano per alcuni minuti le spezie in modo da far loro aromatizzare gli altri ingredienti; l’aggiunta di zucchero e aceto conferisce in genere alle chutney un sapore agrodolce, ma la prevalenza degli uni o degli altri elementi fa sì che esistano chutney salate e chutney dolci. (Wikipedia)