In questo articolo vogliamo parlare di quelle che sono le delizie della cucina asiatica per avere una visione generale su quella che è la cucina continentale, legata appunto all’Asia, e cioè un ricco e vasto continente che ha una cultura molto vecchia, e che si caratterizza per una varietà culinaria unica, che si distingue per sapori che sono aromatici e intensi, ma anche per la combinazione di ingredienti distintivi.
Possiamo quindi dire che la cucina orientale si caratterizza nel mondo per la sua diversità, nel senso che riflette la vastità e la ricchezza e la sua cultura, ma anche la profondità delle sue radici storiche, tenendo presente comunque che non c’è bisogno per forza di andare direttamente nei paesi asiatici per assaggiare la cucina in questione.
Infatti la possiamo trovare in tante varianti anche in Europa perché ci sono tanti ristoranti diversi compreso quello indiano ma non solo.
Possiamo comunque dire che la caratteristica fondamentale della cucina in questione è l’uso strategico e sapiente degli aromi, nonché di condimenti e spezie che possono creare un’esplosione di sapore in ogni piatto.
Quindi, al di là se parliamo di cucina thailandese, indiana giapponese o cinese, diciamo che le caratteristiche sono quelle, però ogni nazione ha sviluppato il suo stile inconfondibile. Ma condividono di sicuro una credenza sull’importanza degli ingredienti freschi e della presentazione artistica di ogni piatto.
Questo vuol dire che se andremo in un ristorante legato alla cucina dell’Asia, al di là della nazione ritroveremo queste caratteristiche, ma qualche differenza, come per esempio nella cucina indiana che ora andremo ad analizzare insieme.
Caratteristiche principali della cucina indiana
Possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che la cucina indiana è parte integrante della tradizione asiatica, visto che viene considerata una delle più gustose.
Parliamo di una cucina che ha una storia alle spalle diversificati e ricca che si caratterizza per un uso abile e non casuale di spezie che offrono ai piatti un profilo inconfondibile dal punto di vista aromatico, tenendo presente che parliamo di una cucina che va dal piccante al dolce visto, che ci sono molti piatti e pezzi diversi come il curry e anche i vari tipi di pane come il roti o il naan.
Ma ovviamente una delle caratteristiche più conosciute in quanto elemento distintivo della cucina indiana è la varietà di curry, e cioè quella miscela di spezie che viene preparata con cura, e che ha l’obiettivo di donare gusto, e anche complessità a ogni piatto.
Per quanto riguarda gli ingredienti comuni possiamo includere curcuma, cumino, pepe nero, i quali insieme creano un equilibrio perfetto tra sapori dolci, piccanti e terrosi, oltre all’importanza delle salse che spesso sono a base di pomodoro e yogurt, e che vengono utilizzate nella maggior parte dei casi per dare cremosità al piatto in questione.
Ricordiamo che i piatti che fanno parte della cucina indiana spesso vengono accompagnati dal pane come quello famoso che si chiama naan, e che viene cotto in un forno particolare, con lo scopo di ottenere una consistenza soffice, e anche per essere leggermente croccante.
Link Utili:
La cucina indiana (भारतीय खाना) è l’espressione dell’arte culinaria sviluppata in India. Questa è nota soprattutto per il grande uso che fa di spezie, latte e latticini. Si differenzia in numerose varietà regionali, comunque riferibili a due grandi gruppi: la cucina dell’India del nord, che fa uso di carni ed è meno speziata, e quella del sud, vegetariana e più speziata.
La cucina, soprattutto nei ristoranti, viene anche classificata in cucina non vegetariana (indicata da cartelli con la scritta “non veg”), latto-ovo-vegetariana (“veg”, senza carni), e latto-vegetariana, detta quasi vegana (“pure veg”, che non fa uso di uova). Praticamente inesistente la cucina vegana propriamente detta, cioè senza neanche latte e latticini. (Wikipedia)
Condimenti
I condimenti principali sono il raita e la chatni.
Il raita (hindi रायता, rṭytṭ) è un’insalata fatta con yogurt e verdure tritate che fa da contorno ai piatti piccanti. Alcuni esempi di raita sono:
- raita di ananas: cubetti di ananas ricoperti di yogurt sbattuto con l’aggiunta di sale, semi di cumino tostati, zenzero grattato e peperoncino.
- raita di ceci: ceci cotti in casseruola con ghee, garam masala e aglio schiacciato, e ricoperti di yogurt salato e pepato.
- raita di cetriolo: frullato di cetrioli a fette, cipolle tritate, salsa di menta, sale, yogurt e acqua.
- raita di melanzana: pezzetti di melanzana lessata e schiacciata ricoperti di yogurt sbattutto a cui sono stati aggiunti sale e un trito di cipolla e peperoncini verdi.
- raita di menta: yogurt sbattuto con salsa di menta, cipolla tritata
- raita di menta e cetriolo: dadini di cetriolo ricoperti di yogurt sbattuto al quale è stato aggiunto sale, pepe e un trito di foglie di menta, foglie di coriandolo, zenzero grattugiato e peperoncini verdi.
La chutney o chatni (hindi चटनी, caṭnī, sostantivo femminile affine al verbo चाटना, cāṭnā, “leccare) è una salsa vegetale piccante e abbastanza densa, a base di frutta, spezie e ortaggi. Le chutney servono come condimento per i piatti principali, che siano a base di carne o di riso, e per le verdure: in alcuni casi durante la preparazione si tostano per alcuni minuti le spezie in modo da far loro aromatizzare gli altri ingredienti; l’aggiunta di zucchero e aceto conferisce in genere alle chutney un sapore agrodolce, ma la prevalenza degli uni o degli altri elementi fa sì che esistano chutney salate e chutney dolci. (Wikipedia)