Sono davvero molte le persone che amano e apprezzano la cucina indiana sia perché hanno i loro punti di riferimento per quanto riguarda i ristoranti e le gastronomie che ormai si trovano dovunque e sia perché ormai sono anche loro a cucinare dei piatti a casa loro e per fare un esempio molte persone amano il vindaloo e cioè un piatto tradizionale indiano molto piccante ed è un piatto rielaborato da una ricetta portoghese che ha come origine Goat.
Certo non è per niente una novità che i piatti indiani siano molto piccanti e molto saporiti, però questo lo è in particolare e di certo non serve nemmeno ricordare che, se le persone non amano il piccante perché gli dà fastidio avranno delle difficoltà non solo con questo piatto ma con la cucina indiana in generale.
Cucina indiana che tra l’altro si caratterizza per essere adatta invece sia alle persone che amano la carne e sia anche per le persone vegetariane e questa è una cosa positiva.
Per quanto riguarda il Vindaloo prima facevamo riferimento ad un’origine o, meglio, a una riedizione di un piatto portoghese e questo perché comunque il nome deriva da una salsa chiamata Vinha d’alho che tradotta significa salsa con vino e aglio ed è una salsa che tra l’altro è ancora molto utilizzata in Portogallo.
Se parliamo invece degli ingredienti dobbiamo parlare di aceto, olio, finocchio, curcuma, pepe nero, zenzero e aglio e in particolare il peperoncino Bhut Jolokia che poi è l’ingrediente principale che lo rende molto piccante.
Come succede per qualsiasi piatto di qualsiasi cucina e non solo quella indiana chiaramente poi ci sono delle variabili dipendendo dai gusti e dipendendo anche dalle idee dei vari chef e quindi non è detto che troveremo sempre la stessa ricetta in qualsiasi ristorante o in qualsiasi gastronomia indiana frequentiamo.
In linea generale parliamo di una pietanza a base di carne di maiale che dovrà essere fatta macerare con vino rosso e aceto e con quegli ingredienti che menzionavano, e per esempio gli indiani giustamente ci aggiungono il curry e che poi è tipico come spezie in tantissime pietanze che fanno parte di questa cucina.
Molte persone amano sperimentare quando vanno a mangiare fuori
un’altra particolarità rispetto alla variante di questo piatto indiana è che a parte le spezie dobbiamo aggiungere anche o semi di papavero o cannella e tutte verranno messi in un mortaio schiacciate con un pestello e poi gli spicchi d’aglio verranno tritati per mescolarli con quei peperoncini molto piccanti di cui parlavamo sopra e il risultato sarà un piatto succulento e piccante con sapori decisi e forti e per quanto riguarda sempre le varianti ci sono persone che utilizzano il pollo o l’agnello al posto del maiale.
Come dicevamo nel titolo di questa seconda parte molte persone poi amano variare quando escono a mangiare fuori e quindi non solo amano assaggiare varie cucine come questa indiana, ma giustamente vogliono provare vari ristoranti indiani e ognuno sarà famoso per dei piatti rispetto che per degli altri.
Link Utili:
La cucina indiana (भारतीय खाना) è l’espressione dell’arte culinaria sviluppata in India. Questa è nota soprattutto per il grande uso che fa di spezie, latte e latticini. Si differenzia in numerose varietà regionali, comunque riferibili a due grandi gruppi: la cucina dell’India del nord, che fa uso di carni ed è meno speziata, e quella del sud, vegetariana e più speziata.
La cucina, soprattutto nei ristoranti, viene anche classificata in cucina non vegetariana (indicata da cartelli con la scritta “non veg”), latto-ovo-vegetariana (“veg”, senza carni), e latto-vegetariana, detta quasi vegana (“pure veg”, che non fa uso di uova). Praticamente inesistente la cucina vegana propriamente detta, cioè senza neanche latte e latticini. (Wikipedia)
Condimenti
I condimenti principali sono il raita e la chatni.
Il raita (hindi रायता, rṭytṭ) è un’insalata fatta con yogurt e verdure tritate che fa da contorno ai piatti piccanti. Alcuni esempi di raita sono:
- raita di ananas: cubetti di ananas ricoperti di yogurt sbattuto con l’aggiunta di sale, semi di cumino tostati, zenzero grattato e peperoncino.
- raita di ceci: ceci cotti in casseruola con ghee, garam masala e aglio schiacciato, e ricoperti di yogurt salato e pepato.
- raita di cetriolo: frullato di cetrioli a fette, cipolle tritate, salsa di menta, sale, yogurt e acqua.
- raita di melanzana: pezzetti di melanzana lessata e schiacciata ricoperti di yogurt sbattutto a cui sono stati aggiunti sale e un trito di cipolla e peperoncini verdi.
- raita di menta: yogurt sbattuto con salsa di menta, cipolla tritata
- raita di menta e cetriolo: dadini di cetriolo ricoperti di yogurt sbattuto al quale è stato aggiunto sale, pepe e un trito di foglie di menta, foglie di coriandolo, zenzero grattugiato e peperoncini verdi.
La chutney o chatni (hindi चटनी, caṭnī, sostantivo femminile affine al verbo चाटना, cāṭnā, “leccare) è una salsa vegetale piccante e abbastanza densa, a base di frutta, spezie e ortaggi. Le chutney servono come condimento per i piatti principali, che siano a base di carne o di riso, e per le verdure: in alcuni casi durante la preparazione si tostano per alcuni minuti le spezie in modo da far loro aromatizzare gli altri ingredienti; l’aggiunta di zucchero e aceto conferisce in genere alle chutney un sapore agrodolce, ma la prevalenza degli uni o degli altri elementi fa sì che esistano chutney salate e chutney dolci. (Wikipedia)